DECADENZA O REVOCA CONCESSIONE DEMANIALE

Consulenza decadenza, revoca concessione demaniale

La decadenza, assieme agli altri provvedimenti amministrativi di secondo grado tesi a distruggere l’attività del privato, è senza dubbio l’evento più devastante nella vita dell’imprenditore che opera in regime di concessione.

Nonostante il conferimento funzioni sul demanio marittimo sia ormai risalente ad oltre 15 anni fa, il fatto è burocraticamente giovane.

L’effetto è che la “nuova” Autorità concedente spesso prova una sorta di “timore reverenziale” o in alcuni casi vera e propria “sudditanza” verso gli organi di Polizia marittima che oggi detengono ancora il potere di verbalizzare le irregolarità più gravi sul demanio marittimo.

Ne consegue che spesso, a valle di un accertamento di polizia e dell’invito più o meno celato a porre in essere tutti i provvedimenti consequenziali, i Comuni si sentano in qualche modo “obbligati” ad operare con i provvedimenti più pesanti che il legislatore mette a disposizione.

La cosa, ad esempio, non si rileva nei Comuni con funzionari formati nella materia demaniale che conoscono perfettamente il confine tra le competenze degli organi di polizia e le proprie. Non solo, questi funzionari conoscono perfettamente le responsabilità nel firmare o adottare determinati atti.

Non di rado, quindi, si spara con un cannone contro una formica.

La norma, infatti, prevede l’estrema ratio della decadenza solo in determinati casi connotati dalla più alta gravità e chiama il Comune ad un apprezzamento autonomo che prescinde da quello effettuato dalla polizia marittima.

L’aspetto che qui interessa è che tali atti, oltre ad essere spesso sovradimensionati rispetto alla causa che li ha generati, sono anche per la massima parte errati sotto il profilo giuridico - amministrativo e quindi impugnabili e annullabili!

Impugnare un provvedimento di decadenza, annullamento o revoca è estremamente complesso.

Il consulente deve essere in grado di leggere la storia dell’evento a monte che ha generato la reazione della P.A. e individuare l’anomalia, l’irregolarità. Da questo, come quando si tira un filo in un maglione, l’esperto parte per risalire ad errori sempre più evidenti e quindi riesce a far crollare tutto il castello motivazionale del provvedimento e renderlo inoffensivo.

Non affidatevi quindi a legali o consulenti generici.

Le competenze per predisporre con successo questi ricorsi sono molto elevate in quanto è necessario muoversi nel ginepraio delle mutevoli norme demaniali, amministrative, urbanistiche, paesaggistiche e doganali.

Non esiste una situazione uguale ad un'altra!

Per queste ragioni affidatevi ai migliori …. sempre.

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